Nel mare, nella terra, nell'aria, c'è l'impronta dell'attività umana, abbiamo degradato tutto, non so se anche questo rilascio di acqua avrà ripercussioni, non ho le facoltà per poterlo dire, oggi sappiamo comunque che in mare, nell'ambiente, sono presenti anche altri materiali, per esempio le microplastiche, ormai fanno parte della catena alimentare, lunedì prossimo ci sarà una puntata di Presa Diretta Rai3 dedicata alle microplastiche in mare, negli organismi, anche vegetali, è stato prelevato il sangue di persone e con tecniche molto sofisticate si è andati a vedere quanto è presente nel corpo umano e nelle cellule, sarà una puntata molto interessante.
colgo l'occasione per una domanda. In Italia dove sono i siti più sensibili in termini di radioattività? Guardando la rete europea REM vedo che spesso si pone in evidenza il centro di ricerca di Ispra.
colgo l'occasione per una domanda. In Italia dove sono i siti più sensibili in termini di radioattività? Guardando la rete europea REM vedo che spesso si pone in evidenza il centro di ricerca di Ispra.
Puoi leggere qui dove sono ubicati i siti piu' importanti.
Sono molti e sono essenzialmente legati al fatto che nessun governo ha il coraggio di scegliere il sito per il deposito nazionale.
ti ringrazio per le informazioni che sono molto interessanti. Mi stavo chiedendo se si fosse valutata la possibilità di elevare uno dei siti attualmente in uso a deposito nazionale visto che nessuno pare essere disponibile ad ospitarlo.
ti ringrazio per le informazioni che sono molto interessanti. Mi stavo chiedendo se si fosse valutata la possibilità di elevare uno dei siti attualmente in uso a deposito nazionale visto che nessuno pare essere disponibile ad ospitarlo.
Pare facile! Il processo e' talmente farraginoso (non per scelte tecniche ma per paure politiche) che e' da circa 13 anni che se ne parla senza arrivare a nessuna conclusione. Ci sono voluti quasi 5 anni per applicare i criteri di selezione
poi pero' la lista dei "siti potenzialmente idonei" e' rimasta segreta (..si sa siamo in perenne campagna elettorale...) dal 2015 al 2021 senza che nessuno osasse pubblicarla...poi nel 2021 e' stata pubblicata, tutti i Comuni interessati si sono opposti !!!! Ognuno aveva importantisisme e pregiatissime attivita' da tutelare cosi' tutto e' rimasto bloccayo. In una nazione dove non si riesce ad ormeggiare temporanemante una nave rigassificatrice (...c'e' anche chi ha protestato perche' deturpava il paesaggio...in un Porto!!) il processo di scelta con relativo dibattito pubblico, previsto dalla procedura, sara' infinito.
già i criteri escludono praticamente tutta l'Italia dalla possibilità di diventare deposito nazionale, in effetti mi domando come abbiano fatto a trovare qualche luogo che potesse in qualche modo essere considerato idoneo. In ogni caso credo che la soluzione possa essere scegliere un sito che sia già a vario titolo impiegato a fini nucleari altrimenti la vedo molto difficile, a meno che non facciano come l'Eni ai tempi di Mattei la quale posava i metanodotti di notte all'insaputa di sindaci e comitati cittadini...
Max, immagino che in altre nazioni tipo gli Stati Uniti, se qualcosa è di interesse nazionale, si fa e basta.... qui da noi è SEMPRE un delirio.
Alla popolazione va spiegato bene, è un pò come i veicoli elettrici, non puoi obbligare le persone ad accettarli, il popolo deve poter scegliere e vanno spiegati bene i pro e i contro, i veicoli elettrici non attaccano in Italia perchè la maggior parte delle persone non sa niente. Ha paura del veicolo elettrico, teme di rimanere in strada e altre ragioni, al tempo stesso, ha paura del deposito scorie per le ragioni più disparate.
In Finlandia c'è un deposito scorie in costruzione, Onkalo, e i veicoli elettrici sono numerosi. Nessuno protesta, nessuno li ha obbligati.
Nel mare, nella terra, nell'aria, c'è l'impronta dell'attività umana, abbiamo degradato tutto, non so se anche questo rilascio di acqua avrà ripercussioni, non ho le facoltà per poterlo dire, oggi sappiamo comunque che in mare, nell'ambiente, sono presenti anche altri materiali, per esempio le microplastiche, ormai fanno parte della catena alimentare, lunedì prossimo ci sarà una puntata di Presa Diretta Rai3 dedicata alle microplastiche in mare, negli organismi, anche vegetali, è stato prelevato il sangue di persone e con tecniche molto sofisticate si è andati a vedere quanto è presente nel corpo umano e nelle cellule, sarà una puntata molto interessante.
Per chi volesse vedere, qui c'è il link RAI Presa Diretta
Nel mare, nella terra, nell'aria, c'è l'impronta dell'attività umana, abbiamo degradato tutto, non so se anche questo rilascio di acqua avrà ripercussioni, non ho le facoltà per poterlo dire, oggi sappiamo comunque che in mare, nell'ambiente, sono presenti anche altri materiali, per esempio le microplastiche, ormai fanno parte della catena alimentare, lunedì prossimo ci sarà una puntata di Presa Diretta Rai3 dedicata alle microplastiche in mare, negli organismi, anche vegetali, è stato prelevato il sangue di persone e con tecniche molto sofisticate si è andati a vedere quanto è presente nel corpo umano e nelle cellule, sarà una puntata molto interessante.
Per chi volesse vedere, qui c'è il link RAI Presa Diretta
Nei pesci dell'oceano, sono anni che vengono trovate tracce di plastica nei loro tessuti: eppure nessuno ne parla. Che faccia bene alla nostra salute, avere qualcosa tipo il polistirolo in giro per il sangue, ma nemmeno se lo vedo.