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piombo 207
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| Sono in casa dei miei, dove sto dando una mano per mia madre che si è rotta il femore. Mi è venuto in mente che per una ventina di anni (dagli anni '80 ai primi anni 2000) era presente una scatola cartonata con coperchio plastificato, ma sempre tipo carta, che non si chiudeva neanche bene, contenente minerali dell'Isola d'Elba. Purtroppo mi sono ricordato che fra i minerali era presente l'uranio, anche se tecnicamente l'uranio non è un minerale. Si sarà trattato probabilmente di uraninite (ricca di uranio), effettivamente presente all'Isola d'Elba. Adesso la scatola con i minerali non si trova più, ho cercato quasi in tutta la casa. Ci sono delle zone della soffitta in cui dal caos e dalla roba accumulata non riesco ad accedere. Mio padre non butta via mai nulla, per questo secondo me la scatola è ancora lì. Volevo sapere se sono stato sottoposto a una dose significativa di radiazioni (anche tenendo presente la possibile inalazione di radon che è uranio decaduto), tale da incrementare in maniera degna di nota la possibilità di contrarre tumori o malattie del sangue. L'effetto tossico non radioattivo ormai si sarebbe visto. Era purtroppo poco distante da me, circa 1 m e 50. A volte ci giocavo anche con i minerali, e gli cambiavo di posto (peraltro c'era anche l'amianto), ma questo durava pochi minuti. Fu mio fratello a toglierla da camera mia, battezzandola efficacemente "scatola della morte". I sassi erano circa 2x2x3 cm. Addirittura ho paura che l'uranio abbia cambiato il comportamento di pietre di per sé inerti (c'erano pegmatite, quarzite, ematite, pirite...) aggiungo che avevo anche delle piccole pietre laviche, e quelle le avevo proprio accanto al letto. Provenivano se non sbaglio sia dal Vesuvio che dall'Etna, mi erano state regalate e non ricordo bene. Ho sempre pensato che quella dell'Etna fosse più scura perché più giovane. Purtroppo scopro solo ora da alcuni siti internet che anche quelle erano probabilmente radioattive.
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