| Il problema principale è riuscire a tracciare il legname, e purtroppo non sempre è possibile, o meglio, certe aziende intermediarie vendono il legno non certificato come certificato, viene "ripulito" su carta ma non realmente. Fortunatamente al giorno d'oggi questo legname dovrebe essere una piccola parte, ma è quasi impossibile sapere dove va a finire veramente tutto quanto. Il pericolo poi non è tanto per il consumatore finale ma soprattutto per come verranno smaltiti i prodotti a fine vita, se termovalorizzati produrrano ceneri più radioattive del normale, ma ad oggi tutte le foreste del mondo contengono del Cs-137 a causa dei test atomici e non solo, quindi diventa più difficile discriminare il legname di Chernobyl da quello proveniente dalla Romania o nord Italia. Ovvio che ci son dei limiti tollerabili per legge e per la nostra salute altrimenti non potremo mangiare nemmeno i funghi italiani. I Giapponesi rifiutano la marmellata ai mirtilli perchè secondo loro contiene troppo Cesio, invece secondo i nostri standard è tutto ok, ma comunque non vuol dire che non sia sicura da mangiare. Per la polvere del taglio del legno, nella foresta fortunatamente ci pensa la foresta stessa a trattenerla nuovamente, o meglio i funghi presenti nel terreno la trasformano in nuovo fertilizzante, purtroppo non vale per la foresta rossa dove gli alberi fanno fatica a decomporsi, ma quella è una zona particolare. Per le polveri prodotte in falegnameria, se le vie respiratorie son protette non ci son grossi problemi, ma fino ad oggi non ho mai visto un falegname con la mascherina sul viso, almeno una FFP2 ND con valvola per stare sicuri... Quando ho fatto il falegname da ragazzo ho sempre utilizzato le FFP3 ND R con valvola, pagate di tasca mia (dovrebbero essere state fornite dal datore di lavoro, gratuitamente) ma perchè son cosciente dei rischi di quel determinato lavoro. Che poi di legno vero al giorno d'oggi c'è veramente poco, è quasi tutto MDF, e avevo più paura della formaldeide e accumulo di polvere fina nei polmoni rispetto alla sua possibile radioattività...
Insomma, quel che mi preoccupa di più è dove e come verranno smaltiti i rifiuti, anche perchè le ceneri industriali son parecchio controllate sia a livello chimico che radiologico, e se sforano i limiti si devono depositare in un magazzino provvisorio in attesa del deposito nazionale o del naturale decadimento del rifiuto. Purtroppo per il bene economico di pochi a rimetterne c'è sempre la collettività.
Dimenticavo, la contaminazione della zona d'esclusione è molto a macchie di leopardo, ci son vaste aree abbastanza pulite e altre dove la radioattività è molto elevata, a 1 metro da terra. Nel giro di 500 metri potresti passare da 0,12µSv/h quindi tutto ok, a più di 10µSv/h, per poi tornare alla normalità e ancorta dopo trovare un'altra zona con 3µSv/h circa... La distribuzione di radionuclidi non è omogenea nemmeno a più di 30km, dove ci son delle aree più contaminate rispetto ad altre a soli 10km dalla centrale, un bel casino. Molte mappe del fallout a parere di molti non sono aggiornate a dovere.
Edited by Calutron - 2/3/2024, 22:52
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