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Fotografie di Chernobyl e incontro a Firenze

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view post Posted on 27/2/2024, 00:50
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plutonio 244

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CITAZIONE (Calutron @ 26/2/2024, 13:01) 
CITAZIONE (AxFam @ 26/12/2023, 21:09) 
beh, è interessante e sicuramente un'esperienza unica nel suo genere. Chissà quando e se si potrà mai tornare...

Terminata la guerra di sicuro riapriranno la zona ai turisti, ma dipende come, dove e quando finirà purtroppo. Comunque, al momento fonti affidabili mi hanno confermato che certi coltivatori son tornati a Chernobyl, dentro la zona di esclusione. Ancora prima dell'Euromaidan so che il governo ha dato il via libera per coltivare certi campi sul perimetro esterno, oggi invece si coltivano patate dentro la zona dentro il primo e secondo perimetro. Ovviamente son seguiti dall'istituto radiologico nazionale, il cibo coltivato viene controllato da professionisti. Non ho ancora visto le analisi cartacee, son notizie abbastanza recenti ma son veritiere, quindi vedo l'ora di leggere un pò di dati concreti e farvi sapere qualcosa di più in merito.

Un giro a Chernobyl con le dovute precauzioni me lo farei sinceramente, ho contatti in Ukraina, magari scrivendo a Francesca Dani e/o chi conosco si potrebbe organizzare qualcosa in futuro... Dipende anche dal costo però, perchè, la butto li a memoria, se chiedono 800€ per 2 ore di tempo preferisco darli a certi miei amici/albergatori per andare in vancanza 1 settimana sulle Dolomiti. X)

@Datman Grazie mille

Fra viaggio, cibo e tutto, avevo conteggiato prima della guerra circa 1350 euro: è un viaggio unico nel suo genere, quindi per me "che ci va,ci vuole" :D

Se ritrovo le comparazioni che avevo scritto su un foglio di word, in merito ai principali tour operator che offrivano un soggiorno simile, lo posto volentieri.

Però mi ricordo benissimo, che il viaggio proposto da Francesca Dani, era il migliore in assoluto in termini di location/cose da vedere/fare.

Quando riproporrà tale tour, ci vado senza indugio, soldi spesi bene! :)
 
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view post Posted on 27/2/2024, 01:17
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polonio 209

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CITAZIONE (Ilocus @ 27/2/2024, 00:50) 
Fra viaggio, cibo e tutto, avevo conteggiato prima della guerra circa 1350 euro: è un viaggio unico nel suo genere, quindi per me "che ci va,ci vuole" :D

Se ritrovo le comparazioni che avevo scritto su un foglio di word, in merito ai principali tour operator che offrivano un soggiorno simile, lo posto volentieri.

Però mi ricordo benissimo, che il viaggio proposto da Francesca Dani, era il migliore in assoluto in termini di location/cose da vedere/fare.

Quando riproporrà tale tour, ci vado senza indugio, soldi spesi bene! :)

Parecchi soldi, ma dipende anche cosa comprende il tour. Comunque, se vado in Ukraina non voglio visitare solo Chernobyl, quindi il viaggio da qui fino Kiev lo considero a parte.
Di sicuro prenderei un aereo, costa ma se si organizza con largo anticipo è meglio. Mi ricordo quella volta che ho speso 150€ di bus, andata e ritorno con bagaglio a mano + bagaglio grande nel carretto dietro, con Atlassib... Son andato in Romania vicino alla Moldavia, 35 ore di viaggio, un suicidio di buche per strada, per fortuna avevo 20 anni ed ero in viaggio con degli amici hahahaha :XD:

Facci sapere comunque, son curioso. ;)
 
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view post Posted on 27/2/2024, 21:13
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plutonio 244

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Sicuramente ora i costi saranno aumentati, purtroppo. ;_;
 
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view post Posted on 27/2/2024, 22:35

bario 137

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CITAZIONE (Calutron @ 27/2/2024, 00:47) 
Se Bionerd viene a saperlo mi sa che si fa una bella confettura di mele, o forse anche idromele e sidro... Giù tutto! :XD: Mal che vada diventerà ancor più radiante, come con Tho-Radia :lol:

Da quanto capito i livelli di radionuclidi son veramente bassi nella porzione di suolo coltivata, ben al di sotto dei limiti, ma finchè non ho dei numeri in mano su questa novità non sappiamo quanto. Comunque, il governo Ukraino ha concesso la vendita e l'uso dei campi anche causa guerra, per questo vorrei vedere i numeri. Comunque, ho scoperto anche che una parte della foresta viene utilizzata per produrre legname, non ho capito se giusto fuori al confine con la zona o dentro al perimetro più esterno, comunque a circa 15-30km di distanza dalla centrale. Avete presente i mobili IKEA? Molto legname arriva da li, ma di sicuro la zona è veramente poco contaminata se ne concedono l'uso da prima della guerra. Non penso oserebbero toccare la foresta rossa, anche se, una parte ha preso fuoco con vari incendi boschivi purtroppo, e dolosi secondo le autorità...

si, io aspetterei dati ufficiali e soprattutto in relazione alle zone specifiche. Avevo letto qualcosa su Ikea in passato ma non ricordo se non lo facessero più o se le cose non stessero proprio così. Tu dove l'hai letto?
 
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view post Posted on 28/2/2024, 06:36
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polonio 209

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CITAZIONE (AxFam @ 27/2/2024, 22:35) 
si, io aspetterei dati ufficiali e soprattutto in relazione alle zone specifiche. Avevo letto qualcosa su Ikea in passato ma non ricordo se non lo facessero più o se le cose non stessero proprio così. Tu dove l'hai letto?

In teoria non lo fanno più come una volta, da quanto dice IKEA. Da dire comuqnue che certo legname arriva (o arrivava) dalla Russia, e ci son vaste aree contaminate pure li, causa fallout Chernobyl e altri incidenti, vedi anche Mayak, ma le persone di solito conoscono bene solo Chernobyl in Ukraina, non il resto. Anche la Bielorussia viene spesso dimenticata.
Per il disboscamento, ho visto qualche video girato nella zona oltre ai dati reperibili in rete ma ne io ne altri siamo riusciti a geolocalizzarlo di preciso, per questo ho scritto 15-30km di distanza dalla centrale ed è l'unica cosa certa. La zona d'esclusione considerando il perimetro più esterno è molto grande. Poi è arrivata la guerra e chissà cosa stanno facendo, è impossibile indagare adesso. Comunque, se vuoi legname a bassissimo costo tutto l'est europa è buono, e nella zona vicino a Chernobyl costa ancora meno in quanto i terreni hanno poco valore dopo il disastro. Il problema non è solo IKEA ma anche certi falegnami che acquistano legname di bassa qualità per convenienza. Ho fatto il falegname per 1 anno da ragazzo, ho scoperto che esiste il legname di "quinta scelta", non controllato, tutto pagato in nero... Ci facevamo i parchi giochi "certificati" ma di certificato c'era ben poco purtroppo... Mi son licenziato dopo aver litigato col titolare per questioni di sicurezza (manovre pericolose col muletto), DPI non idonei, molto altro. Un'azienda di criminali e trogloditi... :ph34r: Sempre nel video le persone andate in perlustrazione avevano un geiger e il radiacode 102, non hanno rilevato anomalie al passaggio, nemmeno appaggiando il radiacode ai tronchi tagliati. Questo mi rassicura, almeno, in parte.

Edited by Calutron - 28/2/2024, 07:06
 
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view post Posted on 2/3/2024, 21:24

bario 137

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CITAZIONE (Calutron @ 28/2/2024, 06:36) 
CITAZIONE (AxFam @ 27/2/2024, 22:35) 
si, io aspetterei dati ufficiali e soprattutto in relazione alle zone specifiche. Avevo letto qualcosa su Ikea in passato ma non ricordo se non lo facessero più o se le cose non stessero proprio così. Tu dove l'hai letto?

In teoria non lo fanno più come una volta, da quanto dice IKEA. Da dire comuqnue che certo legname arriva (o arrivava) dalla Russia, e ci son vaste aree contaminate pure li, causa fallout Chernobyl e altri incidenti, vedi anche Mayak, ma le persone di solito conoscono bene solo Chernobyl in Ukraina, non il resto. Anche la Bielorussia viene spesso dimenticata.
Per il disboscamento, ho visto qualche video girato nella zona oltre ai dati reperibili in rete ma ne io ne altri siamo riusciti a geolocalizzarlo di preciso, per questo ho scritto 15-30km di distanza dalla centrale ed è l'unica cosa certa. La zona d'esclusione considerando il perimetro più esterno è molto grande. Poi è arrivata la guerra e chissà cosa stanno facendo, è impossibile indagare adesso. Comunque, se vuoi legname a bassissimo costo tutto l'est europa è buono, e nella zona vicino a Chernobyl costa ancora meno in quanto i terreni hanno poco valore dopo il disastro. Il problema non è solo IKEA ma anche certi falegnami che acquistano legname di bassa qualità per convenienza. Ho fatto il falegname per 1 anno da ragazzo, ho scoperto che esiste il legname di "quinta scelta", non controllato, tutto pagato in nero... Ci facevamo i parchi giochi "certificati" ma di certificato c'era ben poco purtroppo... Mi son licenziato dopo aver litigato col titolare per questioni di sicurezza (manovre pericolose col muletto), DPI non idonei, molto altro. Un'azienda di criminali e trogloditi... :ph34r: Sempre nel video le persone andate in perlustrazione avevano un geiger e il radiacode 102, non hanno rilevato anomalie al passaggio, nemmeno appaggiando il radiacode ai tronchi tagliati. Questo mi rassicura, almeno, in parte.

il problema dei materiali radioattivi provenienti dall'est europeo è ben noto, penso però che un'azienda come Ikea un minimo di attenzione ve lo ponga perché il danno sarebbe enorme se si scoprisse che si utilizzano legnami contaminati o provenienti da siti potenzialmente tali e ancora più grande se qualcuno soffrisse di disturbi per via di questa eventuale contaminazione. Per quello che riguarda il video, si, può essere rassicurante che non abbiano rilevato nulla, tuttavia occorrerebbe capire se quello che hanno misurato loro è rappresentativo o meno di tutta la zona in cui hanno lavorato. Bisognerebbe poi sapere come si distribuisce l'eventuale radioattività nel legno e in che modo la polvere prodotta nel corso del taglio possa veicolare l'ipotetica radioattività contenuta.
 
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view post Posted on 2/3/2024, 22:26
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polonio 209

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Il problema principale è riuscire a tracciare il legname, e purtroppo non sempre è possibile, o meglio, certe aziende intermediarie vendono il legno non certificato come certificato, viene "ripulito" su carta ma non realmente. Fortunatamente al giorno d'oggi questo legname dovrebe essere una piccola parte, ma è quasi impossibile sapere dove va a finire veramente tutto quanto. Il pericolo poi non è tanto per il consumatore finale ma soprattutto per come verranno smaltiti i prodotti a fine vita, se termovalorizzati produrrano ceneri più radioattive del normale, ma ad oggi tutte le foreste del mondo contengono del Cs-137 a causa dei test atomici e non solo, quindi diventa più difficile discriminare il legname di Chernobyl da quello proveniente dalla Romania o nord Italia. Ovvio che ci son dei limiti tollerabili per legge e per la nostra salute altrimenti non potremo mangiare nemmeno i funghi italiani. I Giapponesi rifiutano la marmellata ai mirtilli perchè secondo loro contiene troppo Cesio, invece secondo i nostri standard è tutto ok, ma comunque non vuol dire che non sia sicura da mangiare. Per la polvere del taglio del legno, nella foresta fortunatamente ci pensa la foresta stessa a trattenerla nuovamente, o meglio i funghi presenti nel terreno la trasformano in nuovo fertilizzante, purtroppo non vale per la foresta rossa dove gli alberi fanno fatica a decomporsi, ma quella è una zona particolare. Per le polveri prodotte in falegnameria, se le vie respiratorie son protette non ci son grossi problemi, ma fino ad oggi non ho mai visto un falegname con la mascherina sul viso, almeno una FFP2 ND con valvola per stare sicuri... Quando ho fatto il falegname da ragazzo ho sempre utilizzato le FFP3 ND R con valvola, pagate di tasca mia (dovrebbero essere state fornite dal datore di lavoro, gratuitamente) ma perchè son cosciente dei rischi di quel determinato lavoro. Che poi di legno vero al giorno d'oggi c'è veramente poco, è quasi tutto MDF, e avevo più paura della formaldeide e accumulo di polvere fina nei polmoni rispetto alla sua possibile radioattività...

Insomma, quel che mi preoccupa di più è dove e come verranno smaltiti i rifiuti, anche perchè le ceneri industriali son parecchio controllate sia a livello chimico che radiologico, e se sforano i limiti si devono depositare in un magazzino provvisorio in attesa del deposito nazionale o del naturale decadimento del rifiuto. Purtroppo per il bene economico di pochi a rimetterne c'è sempre la collettività.

Dimenticavo, la contaminazione della zona d'esclusione è molto a macchie di leopardo, ci son vaste aree abbastanza pulite e altre dove la radioattività è molto elevata, a 1 metro da terra. Nel giro di 500 metri potresti passare da 0,12µSv/h quindi tutto ok, a più di 10µSv/h, per poi tornare alla normalità e ancorta dopo trovare un'altra zona con 3µSv/h circa... La distribuzione di radionuclidi non è omogenea nemmeno a più di 30km, dove ci son delle aree più contaminate rispetto ad altre a soli 10km dalla centrale, un bel casino. Molte mappe del fallout a parere di molti non sono aggiornate a dovere.

Edited by Calutron - 2/3/2024, 22:52
 
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view post Posted on 3/3/2024, 12:08
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francio 223

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Nelle belle foto di Pierpaolo Mittica che si possono vedere qui, ce ne sono alcune che mostrano alcuni operai a Chernobyl che sabbiano i metalli contaminati per poterli riutilizzare.

https://www.pierpaolomittica.com/italiano/...l-30-anni-dopo/
 
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view post Posted on 3/3/2024, 14:15
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polonio 209

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:o: Ora ho capito perchè in un video di uno stalker c'è un capannone con l'interno pieno di sabbia per terra e quella sabbia è radioattiva, testata a contatto col radiacode 102. Pazzesco... Ok che in passato certi hanno venduto tutti i termosifoni della zona e non solo, come anche bruciare sulle reti dei materassi i cavi di rame contaminati, ma non pensavo facessero certe cose tutt'oggi.

Comunque grazie del link dopo leggo bene tutto.
 
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view post Posted on 4/3/2024, 00:00

bario 137

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CITAZIONE (Calutron @ 2/3/2024, 22:26) 
Il problema principale è riuscire a tracciare il legname, e purtroppo non sempre è possibile, o meglio, certe aziende intermediarie vendono il legno non certificato come certificato, viene "ripulito" su carta ma non realmente. Fortunatamente al giorno d'oggi questo legname dovrebe essere una piccola parte, ma è quasi impossibile sapere dove va a finire veramente tutto quanto. Il pericolo poi non è tanto per il consumatore finale ma soprattutto per come verranno smaltiti i prodotti a fine vita, se termovalorizzati produrrano ceneri più radioattive del normale, ma ad oggi tutte le foreste del mondo contengono del Cs-137 a causa dei test atomici e non solo, quindi diventa più difficile discriminare il legname di Chernobyl da quello proveniente dalla Romania o nord Italia. Ovvio che ci son dei limiti tollerabili per legge e per la nostra salute altrimenti non potremo mangiare nemmeno i funghi italiani. I Giapponesi rifiutano la marmellata ai mirtilli perchè secondo loro contiene troppo Cesio, invece secondo i nostri standard è tutto ok, ma comunque non vuol dire che non sia sicura da mangiare. Per la polvere del taglio del legno, nella foresta fortunatamente ci pensa la foresta stessa a trattenerla nuovamente, o meglio i funghi presenti nel terreno la trasformano in nuovo fertilizzante, purtroppo non vale per la foresta rossa dove gli alberi fanno fatica a decomporsi, ma quella è una zona particolare. Per le polveri prodotte in falegnameria, se le vie respiratorie son protette non ci son grossi problemi, ma fino ad oggi non ho mai visto un falegname con la mascherina sul viso, almeno una FFP2 ND con valvola per stare sicuri... Quando ho fatto il falegname da ragazzo ho sempre utilizzato le FFP3 ND R con valvola, pagate di tasca mia (dovrebbero essere state fornite dal datore di lavoro, gratuitamente) ma perchè son cosciente dei rischi di quel determinato lavoro. Che poi di legno vero al giorno d'oggi c'è veramente poco, è quasi tutto MDF, e avevo più paura della formaldeide e accumulo di polvere fina nei polmoni rispetto alla sua possibile radioattività...

Insomma, quel che mi preoccupa di più è dove e come verranno smaltiti i rifiuti, anche perchè le ceneri industriali son parecchio controllate sia a livello chimico che radiologico, e se sforano i limiti si devono depositare in un magazzino provvisorio in attesa del deposito nazionale o del naturale decadimento del rifiuto. Purtroppo per il bene economico di pochi a rimetterne c'è sempre la collettività.

Dimenticavo, la contaminazione della zona d'esclusione è molto a macchie di leopardo, ci son vaste aree abbastanza pulite e altre dove la radioattività è molto elevata, a 1 metro da terra. Nel giro di 500 metri potresti passare da 0,12µSv/h quindi tutto ok, a più di 10µSv/h, per poi tornare alla normalità e ancorta dopo trovare un'altra zona con 3µSv/h circa... La distribuzione di radionuclidi non è omogenea nemmeno a più di 30km, dove ci son delle aree più contaminate rispetto ad altre a soli 10km dalla centrale, un bel casino. Molte mappe del fallout a parere di molti non sono aggiornate a dovere.

personalmente penso che il problema maggiore sarà come verranno smaltiti i rifiuti di materiali radioattivi non riconosciuti come tali o sottovalutati, utilizzati per anni e poi mandati verso vari sistemi di smaltimento, fra i quali ci potrebbe essere anche l'inceneritore. In quest'ultimo caso il problema maggiore potrebbe essere proprio quello del legno proveniente da siti contaminati.
 
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