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Correlazione tra Radon e terremoti, Giampaolo Giuliani ci spiega il perchè

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SEIGRADI
view post Posted on 8/7/2011, 20:31 by: SEIGRADI
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piombo 207

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Beh, mi inserisco in questo interessante argomento per riportare la mia esperienza diretta.
Mi chiamo Corrado e sono un nuovo utente in questo interessantissimo forum. Mi complimento con tutti voi per la serietà, l'autorevolezza e la pacatezza con cui trattate questi caldi argomenti.
Sono un insegnante di matematica e Scienze nella scuola Secondaria di 1° grado, ecologo di formazione, sensibile alla vastità delle problematiche legate all'ambiente.
Da anni frequento le SALSE DI NIRANO [http://www.provincia.modena.it/servizi/ambiente/parchi/ita/05.html] nei pressi di Maranello (MO): le Salse di Nirano hanno origine da depositi di idrocarburi, principalmente gassosi (metano) e in parte liquidi (petrolio), in comunicazione con la superficie del suolo attraverso fratture della cupola di giacimento: il gas esce spingendo e trascinando verso l'alto le acque sotterranee salate legate al deposito gassoso. Le argille stemperate che vengono portate in superficie si depositano intorno all'apertura formando i tipici coni. Il nucleo centrale è costituito da un'ampia conca, racchiusa da un anfiteatro di calanchi pliocenici, nella quale emergono numerosi i coni di fango che conferiscono al paesaggio un aspetto lunare.
Da questi conetti lutivomi fuoriesce fango freddo che gorgoglia per i gas (metano in particolar modo) che dal sottosuolo arrivano in superficie. Il gorgoglio è più o meno intenso a seconda della pressione atmosferica, della stagione e, per l'appunto, dell'imminenza di un terremoto. Dai vulcanetti fuoriesce sicuramente del Radon la cui concentrazione sale in occasione dei parossismi e quindi di eventi sismici [https://www.dailymotion.com/video/x9534d_terremoti-e-radon-universita-di-mod_news].
Ebbene il 15 settembre dello scorso anno mi trovavo alle salse. La prima cosa che ho notato, appena arrivato, è stata l'intensa quanto mai inusuale attività dei vulcanetti: usciva molto gas e i fango schizzava molto in alto con rumori secchi nel sottosuolo. Ho visto l'attività anche prima di temporali, mai comunque a quei livelli. Il giorno dopo, infatti, ci fu un terremoto con epicentro poco vicino alle salse [http://www.italia-news.it/italia-c3/emilia-romagna-c58/modena-c101/terremoto-in-emilia-romagna-a-modena-zona-appennino-modenese-magnitudo-3-1-46319.html]...
Non ho mai misurato la radioattività nei crateri dei vulcanetti (ho da poco la strumentazione minima), ma, sicuramente, data l'intensa attività gassosa sarà uscito più radon. Ho prelevato dei campioni di fango e chiusi in bottiglia, am il radon, oltre che esser tutto decaduto sarà pure sfuggito! Mi riprometto di fare delle misure appropriate!
Comunque, questa primavera, le acque termali dei colli (le poche sorgenti calde rimaste a cielo aperto) hanno una attività di 1.00 - 2.00 microSv/h (alcuni picchi di 3 microSv/h) almeno 10/20 volte quella della pianura peri-euganea (sempre che non sia contaminata dal radon...) misurata con un gamma scout tutto aperto per le alfa e quasi a contatto con l'acqua nella zona prossima alle polle d'emissione.
Consiglio un giro sia alle salse che nei colli, portando i vostri sofisticatissimi strumenti.
Un saluto a tutti, Corrado.
[sempre in tema di bottiglie conservo gelosamente in bottiglietta sigillatissima la prima acqua caduta dopo il passaggio della nube radioattiva dopo il disastro di Chernobyl: non so che ci sarà dentro di ranionuclidi, ma la conservo lo stesso!].



 
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12 replies since 6/1/2011, 19:36   1215 views
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