Vedo che il problema allora esiste realmente e non era solo una mia convinzione...
MaxGaspa tiringrazio per la risposta che pur essendo chiarissima ha aumentato i miei dubbi xD
L' idea del dosimetro mi era venuta guardando qualche strumentino tascabile (tipo il SOSNA, il BELLA e altri numerosi strumentini americani,tedeschi o russi ) svolgevano principalmente la dose di dosimetro personale.
Il mio obbiettivo era infatti costruire uno strumentino tascabile che, tolte le funzioni di scaler, potesse tramite la sonda interna svolgere anche la funzione di dosimetro personale e che mi mostrasse quindi la dose assorbita dall' operatore durante l' intervallo di funzionamento.
Per esempio se andassi a fare una visita in una miniera dove è possibile l'esposizione alle radiazioni vorrei all' uscita della stessa sapere quante il mio corpo ne ha assorbite (quindi immagino che i Sv siano l' unità di misura più pratica...)
Su questa base potrei inserire poi delle soglie di allarme assolute, indipendenti quindi dal tempo (e inserirne altre di relative e dipendenti quindi alla dose istantanea e quindi ai uSV/h )
Gadget e funzioni particolari a parte quello che ancora mi manca è capire come devo calcolare questa dose...
CITAZIONE
Non avendo altra alternativa l'integrale lo fai approssimando la dose assorbita per unita' di tempo con una funzione a gradini (per ogni intervallo hai la dose media per unita' di tempo su quell'intervallo) e sommando i prodotti "dose per unita' di tempo" per "tempo". Ovvero moltiplichi Gray/s o Rad/s per la durata dell'intervallo poi sommi su tutti gli intervalli. In questo modo hai la dose totale media nel tempo totale di osservazione espresso in Gray o Rad.
Nell'ipotesi ingenua che che sia poi possibile passare da Gray a Sievert con un fattore costante passi poi ai Sievert.
Penso di aver capito,
secondo voi mi conviene procedere in questo modo e soprattutto avete qualche aiuto da darmi nella fase di calcolo?
