RadioActivity Forum. Alla scoperta della Radioattività. Official Forum Italy

Elenco sedi nucleari italiane

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view post Posted on 10/2/2011, 16:33
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Doc EmmettBrown

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Facciamo un elenco delle zone "calde"
COMPRENSORIO NUCLEARE DI SALUGGIA (VERCELLI)


sitinucleari

Edited by EmmettBrown - 12/7/2011, 15:45
 
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view post Posted on 22/2/2011, 12:39
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Doc EmmettBrown

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Cinquanta comuni idonei per le scorie nucleari. Ecco la mappa dei siti possibili

image

leggi l'articolo


Spero che i siti futuri per stoccare la radioattività siano per stoccare gli scarti delle NUOVE centrali ITALIANE che si pensa di costruire e NON per stoccare le scorie delle vecchie centrali nucleari che stiamo ancora pagando, o per prenderci noi le scorie dei Francesi o chi altra nazione!!
 
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nytro
view post Posted on 22/2/2011, 14:05




CITAZIONE (EmmettBrown @ 22/2/2011, 12:39) 
Cinquanta comuni idonei per le scorie nucleari. Ecco la mappa dei siti possibili

(IMG:http://imagesdotcom.ilsole24ore.com/images...-stoccaggio.jpg)

leggi l'articolo


Spero che i siti futuri per stoccare la radioattività siano per stoccare gli scarti delle NUOVE centrali ITALIANE che si pensa di costruire e NON per stoccare le scorie delle vecchie centrali nucleari che stiamo ancora pagando, o per prenderci noi le scorie dei Francesi o chi altra nazione!!

beh come al solito, non per fare polemica ma per semplice osservazione, la cartina riporta praticamente tutte aree che costituiscono bacini elettorali minori..
un caso ? io credo di no.
Penso che i "criteri" che dicono di seguire siano molto flessibili e per quanto mi riguarda con quella cartina possono anche pulircisi il posteriore, visto che ovunque tenteranno di fare il deposito unico nazionale ci saranno rivolte come nell'area vesuviana recentemente, perchè la realtà è che nessuno, in nessuna parte d'Italia vuole un deposito di scorie nucleari, nè tanto meno le vogliono quelli che già ce le hanno della passata esperienza nucleare ad es. Saluggia, dove la gente da anni chiede bonifiche e che i rifiuti vengano spostati altrove perchè sono delle bombe ecologiche.

Secondo me, invece di fare cartine "inattuabili" dovrebbero scegliere una piccola isola lontana dalla terraferma, geologicamente idonea allo scopo e disabitata o con poca gente da espropriare/evacuare e fare li il deposito, poi ci si costruisce una base militare aeronavale tutta intorno al perimetro e ci si mantiene una guarnigione permanente.

In Italia diverse isole potrebbero prestarsi allo scopo ed il fatto che siano lontane dalla terraferma è di per se una garanzia notevole sulla sicurezza del sito, ovviamente alcune sono delle aree protette ma arrivati a questo punto è preferibile sacrificare un'isola se proprio serve il deposito ed evacuare al massimo qualche centinaio di persone che fare il deposito sulla terraferma e minacciare la salute di centinaia di migliaia di persone.

Solo che evidentemente questa soluzione piace poco a chi è nella stanza dei bottoni..

:)
 
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Molox_2
view post Posted on 24/2/2011, 21:54




non è semplice :huh: ci sono troppi interessi economici in gioco. l'unica speranza è che quando faranno le scelte, le facciano nel
modo più sensato possibile e non solo per le loro tasche, questo perchè non ci vuole niente per ipotecare il futuro di numerosissime
persone per 30 denari :B):
 
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view post Posted on 19/8/2011, 15:54
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Doc EmmettBrown

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sedi attuali
mappa_nucleare.jpgmid

sabato, 20 settembre 2008
scorie radioattive in Italia

Vediamo di tracciare una piccola mappa delle “scorie” italiane.

Centrale di Trino Vercellese (Vercelli)
I lavori per la centrale nucleare “Enrico Fermi” (Edison – poi ENEL), ad acqua in pressione (Pwr) ed uranio arricchito, iniziarono nel 1961 e si conclusero tre anni dopo. Nel 1967 il reattore fu fermato per una fessurazione in una delle guaine d’acciaio di una barra di combustibile, e restò inattivo per tre anni. Nel frattempo però scaricò Trizio radioattivo (radionuclide che si sostituisce all’idrogeno dell’acqua) nelle acque della Dora e del Po.
Dopo l’incidente di Three Mile Island, nel 1979 l’impianto venne nuovamente fermato per i necessari adeguamenti tecnici. Il reattore ritornò in funzione nel 1983, per fermarsi definitivamente quattro anni dopo.
Attualmente conserva al suo interno 780 metri cubi di scorie radioattive e 47 elementi di combustibile irraggiato per circa 14,3 tonnellate.

Impianto nucleare EUREX di Saluggia (Vercelli)
Si tratta di un impianto destinato al riprocessamento di combustibili dei reattori di ricerca della Comunità Europea. E’ fermo dal 1984 ed é al momento utilizzato come deposito di rifiuti radioattivi: ne conserva 1.600 metri cubi assieme a 53 elementi di combustibile irraggiato (poco più di 2 tonnellate).
Si é di recente (maggio ’06) parlato di perdite di acqua irraggiata dalla piscina di stoccaggio, notizia smentita da fonti ufficiali Sogin che hanno negato la contaminazione esterna all’impianto, ma che ha comunque preoccupato la popolazione locale.

Deposito nucleare di Saluggia - Avogrado (Vercelli)
Originariamente destinato a deposito di combustibile irraggiato per l’ENEL, attualmente é destinato allo stoccaggio di materiale radioattivo. Conserva 25 metri cubi di rifiuti radioattivi e 371 elementi di combustibile irraggiato (circa 80 tonnellate).

Impianto nucleare di Bosco Marengo (Alessandria)
L’impianto FN- Fabbricazioni Nucleari (Ex ENEA), destinato alla fabbricazione di combustibile per i reattori, é in fase di disattivazione. Conserva 250 metri cubi circa di scorie radioattive.

Centro nucleare CCR-ISPRA (Varese)
Impianto per la ricerca nucleare, con un reattore di ricerca Ispra 1 in corso di disattivazione, un reattore nucleare di ricerca ESSOR in corso di disattivazione, un deposito di materiale radioattivo in esercizio, un laboratorio per la misurazione di Uranio e Plutonio, un laboratorio per la ricerca di Trizio. Conserva circa 2.600 metri cubi di materiale radioattivo e alcune decine di elementi di combustibile irraggiato.

Impianto nucleare di Legnano (Milano)
Destinato alla ricerca universitaria, é al momento in esercizio e conserva poche decine di metri cubi di rifiuti radioattivi e alcune decine di elementi di combustibile irraggiato.

Reattori per la ricerca (Pavia e Milano)
I reattori nucleari LENA dell’Università di Pavia e CESNEF di Milano sono destinati anch’essi ad attività di ricerca. Sono tutti e due in funzione e conservano poche decine di metri cubi di materiale radioattivo e alcuni elementi di combustibile irraggiato.

Centrale di Caorso (Piacenza)
È la più giovane e la più grande centrale nucleare italiana (ex ENEL), con reattore ad acqua bollente e uranio arricchito (Bwr). E’ in condizioni di arresto a freddo dall’ottobre 1986. Non ha avuto vita facile. Basti pensare che il 26 maggio 1978, il giorno del collegamento della centrale alla rete elettrica, si sono avute limitate fughe di radioattività nel reparto turbine. E poi valvole che non tengono, tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo mal progettati, calcoli errati… eppure tra alti e bassi é rimasta attiva per quasi 8 anni.
Nel perimetro della centrale é ancora stoccato il combustibile utilizzato in fase di esercizio, trasferito nelle piscine di decadimento. Vi sono immagazzinati anche rifiuti radioattivi che derivano per lo più dal periodo di esercizio e, in misura minore, dalle attività di smantellamento: più o meno 6.800 fusti da 220 litri ciascuno, per un totale di 1.800 metri cubi circa, più 186,5 tonnellate circa di combustibile.

Reattore nucleare RB-3 di Montecuccolino (Bologna)
E’ un reattore destinato ad attività di ricerca, in gestione all’ENEA: attualmente é in fase di disattivazione.

Reattore nucleare CISAM di Pisa
E’ un impianto destinato alla ricerca militare. E’ in fase di disattivazione e conserva pochi metri cubi di scorie radioattive e alcuni elementi di combustibile irraggiato.

Deposito della Casaccia (Roma)
Si tratta di una struttura di ricerca, che vede coinvolta l’ENEA, con al suo interno tra l’altro:

* l l’impianto NUCLEO per il trattamento e la conservazione di rifiuti radioattivi a bassa radioattività
* il laboratorio di ricerca Ethel e il laboratorio Perla per la misurazione di uranio/plutonio;
* l’impianto denominato
. Si tratta di un impianto pilota per la fabbricazione appunto di plutonio, attualmente fermo e destinato alla gestione di rifiuti radioattivi. 60 metri cubi circa i rifiuti stoccati;
* l’impianto , utilizzato per esami post irraggiamento, é stato fermato e destinato allo stoccaggio di rifiuti nucleari e di 100 chilogrammi di combustibile irraggiato;
* il reattore nucleare
, in funzione, destinato ad attività di ricerca. Conserva 147 elementi di combustibile irraggiato;
* il reattore nucleare , anch’esso in funzione e destinato ad attività di ricerca.
Nel 1974 un contenitore di plutonio conservato all’interno del perimetro della struttura di spacca. Non si é mai saputo altro.

Centrale di Latina (Borgo Sabotino - Latina)
E’ stata la prima centrale nucleare (ex ENEL) ad entrare in funzione in Italia, con un reattore a gas grafite e uranio naturale (GCR - Magnox): all’epoca della sua inaugurazione era la più grande centrale d’Europa destinata alla produzione di energia elettrica civile. Progettata a partire dal 1957, collegata nel 1963, arrestata più volte (due arresti per mancata alimentazione tra il febbraio ed il marzo 1969), é inattiva dal 1986 e ospita circa 900 metri cubi di scorie radioattive.

Centrale del Garigliano (Sessa Aurunca – Caserta)
Costruita alla fine degli anni 50 (Ex ENEL) con un reattore ad acqua bollente (Bwr) e uranio arricchito, ebbe un funzionamento discontinuo: nel 1964 si sfiorò la catastrofe per un guasto al sistema di spegnimento d’emergenza del reattore; solo nel 1969 subì sette arresti per guasti. Nel 1978 un guasto tecnico a un generatore di vapore secondario spinse l’ENEL a disattivare l’impianto per l’elevato costo di sostituzione.
Il programma di smantellamento e il completo ripristino ambientale dell’area, posta tra i fiumi Volturno e Garigliano, é previsto entro il 2016. Sono circa 1.900 metri cubi le scorie radioattive attualmente stoccate nella centrale.

Impianto ITREC di Rotondella (Matera)
Ex impianto pilota dell’ENEA destinato allo studio del ciclo Uranio/Trizio, é inattivo dal 1978. Ad oggi é utilizzato come impianto per la gestione di rifiuti radioattivi e conserva 2.700 metri cubi di scorie e 64 elementi di combustibile irraggiato (per circa 1,7 tonnellate) provenienti da una centrale nucleare americana.
Vi sono poi alcuni depositi destinati alla raccolta di materiale a bassa radioattività e sorgenti radioattive dimesse provenienti per lo più da impieghi medici e industriali: si tratta dei depositi di Compoverde (Mi), della Controlsonic (Al), del CRAD (Ud), di Gammatom (Co), della Protex (Fo), della Sorin (Vc) e del Cemerad (Ta). Complessivamente il volume dei rifiuti conservati ammonta a circa 5.600 tonnellate.

http://energianucleare.blog.kataweb.it/200...tive-in-italia/
 
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view post Posted on 1/9/2011, 21:11
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utente radioattivo

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Ecco un altro video della miniera di uranio di Venaus in Piemonte, il francese usa lo scintillatore come una clava, ma visti i livelli si può anche fare, ma non ha nulla dell'esperto (qualificato), soprattutto entrano dentro senza la benchè minima protezione...sentite che livelli di radiazioni ci sono e loro parlano respirano e ingeriscono polveri, dei perfetti incoscienti!!!!
Non hanno neppure messo dei copri suola scarpe, forse a fukushima c'è meno pericolo.

Lo strumento sembra una versione semplificata del D.A.Pitman modello 322XA, ma si capisce che è uno scintillatore, in saturazione ulula.


Invece soprassedendo sullo strumento (ma non sul dosimetro) e sulle protezioni mancanti, ascoltate cosa dice da 1m33s in poi.


Edited by dexad - 1/9/2011, 22:29
 
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lucadiver
view post Posted on 3/9/2011, 13:01




Udine deposito CRAD.

Mi piacerebbe fare qualche misurazione lì vicino ma non riesco a reperire in rete dov'è dislocato.

Qualche socio del Forum mi può aiutare?
 
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view post Posted on 4/9/2011, 18:48
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radon 222

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Nella lista mi sembra che manchi il reattore SM-1 di Legnaro (pd) qualcuno ne sa qualcosa??
MI ricordo che qualche anno fa ci fu un incidente a un laboratorio del CNR legato all' UNI-PD e ci furono degli intossicati ma non so se centra con questo reattore o la cosa successe in altro posto.
 
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view post Posted on 5/9/2011, 07:07
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utente radioattivo

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Media, che io sappia, a Legnaro ci sono i laboratori CNR/INFN (istituto nazionale di fisica
nucleare) che svolgono diverse attività di ricerca..ma non mi risulta ci fosse un reattore
o scorie radioattive...ma potrei anche sbagliarmi.
 
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view post Posted on 21/9/2011, 10:50
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Doc EmmettBrown

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se c'è un laboratorio del CNR puoi stare sicuro che c'è anche un piccolo reattore per test!
 
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Francesco1303
view post Posted on 21/9/2011, 13:09




Legnaro è abbastanza vicino a me.
 
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ratto93
view post Posted on 21/9/2011, 17:07




CITAZIONE (Ragtime @ 5/9/2011, 08:07) 
Media, che io sappia, a Legnaro ci sono i laboratori CNR/INFN (istituto nazionale di fisica
nucleare) che svolgono diverse attività di ricerca..ma non mi risulta ci fosse un reattore
o scorie radioattive...ma potrei anche sbagliarmi.

Ho visitato quei laboratori e non hanno nessu reattore nucleare....
 
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madscientist
view post Posted on 14/10/2011, 15:08




Finalmente una notizia che potrebbe portare a risvolti positivi considerando gli allagamenti di pochi mesi fa:

garigliano-5

http://altocasertano.wordpress.com/2011/04...del-garigliano/


L’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha visitato, questa mattina, la centrale nucleare del Garigliano, accompagnato dal management della Sogin, la società di Stato che si occupa dello smantellamento e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi dell’impianto.
I rappresentanti Sogin hanno illustrato le principali attività concluse (bonifica amianto da edificio turbina e da edificio reattore) e quelle in corso tra cui l’avvio dell’iter di gara per l’adeguamento del sistema di trattamento dei reflui liquidi di centrale (Rad-Waste); la prosecuzione delle attività di realizzazione delle infrastrutture e impianti per la bonifica delle trincee; l’avvio dell’iter di gara per la realizzazione del nuovo impianto elettrico di cantiere e l’apertura del cantiere per l’avvio delle attività finalizzate allo smantellamento del camino.
All'interno della Centrale da tempo non vi è più combustibile irraggiato.

“L'appuntamento di questa mattina – ha detto l'assessore Romano – è propedeutico alla convocazione del tavolo della trasparenza che si riunirà proprio all'interno della Centrale. Ho potuto verificare di persona l'elevato livello di professionalità degli addetti che mi hanno illustrato le attività di smantellamento in sicurezza dell'impianto che saranno poste all'attenzione del tavolo della trasparenza, al quale parteciperanno anche alcuni comuni della Provincia di Latina, in particolare quelli dell’area del Golfo di Gaeta.”

fonte:
http://www.julienews.it/notizia/politica/l...politica_0.html
 
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view post Posted on 13/11/2011, 17:01

piombo 207

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CITAZIONE
Udine deposito CRAD.

Mi piacerebbe fare qualche misurazione lì vicino ma non riesco a reperire in rete dov'è dislocato.

Immagino che questo non centri nulla: www.labcam.camcom.it/laboratori/lab00029.htm

Magari in settimana ci passo lo stesso ...


Edited by Francesco1303 - 13/11/2011, 17:15
 
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Francesco1303
view post Posted on 13/11/2011, 17:16




Ho sistemato il link così dovrebbe andare.
 
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34 replies since 10/2/2011, 16:33   1904 views
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