CITAZIONE (Lawrence @ 31/12/2010, 09:25)
Sulla sicurezza ci sarebbe molto da dire. Gli italioti sono famosi per fare casini di ogni tipo. Nella mia lunga carriera ne ho viste di tutti i colori e mi sono fatto un'idea ben precisa delle cose che sono in grado di fare questi troll a piede libero.
Però, c'è da dire che anche con il petrolio non si scherza a livello di sicurezza. E se le petroliere e le piattaforme petrolifere possono distruggere l'ambiente come hanno dimostrato di saper fare molto bene, allora o torniamo tutti nelle caverne o troviamo una fonte di energia che non alimenti il terrorismo internazionale ed i fondamentalisti islamici che vogliono conquistare l'occidente, oppure i fanatici sudamericani come Chavez.
E, poi, chi ci dice che dietro alle azioni dei verdi, green peace ecc... non ci siano finanziamenti mirati proprio a farci mantenere dipendenti proprio da loro? Perchè si sa solo degli incidenti petroliferi delle compagnie di noi occidentali mentre sono sempre messe a tacere quelle degli emirati arabi e compagnia bella? Uhm... sento puzzo di bruciato... di petrolio bruciato...
concordo sul fatto che il petrolio non è affatto pulito come fonte di energia e pone pericoli seri per l'ambiente e la salute in caso di fuoriuscite incontrollate come avvenuto mesi fa nel golfo del messico però io credo che la differenza sia comunque enorme rispetto ai rischi del nucleare civile
il fatto è che se succede un incidente come quello del golfo del messico al massimo in 20anni la natura riesce a metabolizzare il danno, il petrolio viene a scomporsi, il catrame decanta sui fondali e viene inglobato da strati di sabbia e la flora e la fauna, a parte le perdite iniziali, si riprendono bene: abbiamo avuto anche noi incidenti simili, come quello della Haven a Genova ed è andata esattamente così, grosso inquinamento iniziale, grossa moria di specie e danno per alcuni anni, ma adesso chi lo direbbe che è affondata una petroliera davanti alla costa ligure ?
Uno deve andare a pescare il catrame sul fondo per rendersene conto, ma a poche miglia dal relitto tutto è più o meno come prima, come se non fosse successo nulla!
Il nucleare è diverso per questo: ha tempi lunghi e lunghissimi per alcuni nuclidi (pensiamo ad esempio al plutonio!) ed una volta contaminata un'area con prodotti di fissione quelli restano nel terreno per quanto tempo ? questo è il punto.
A Chernobyl si prevede che occorreranno da 300 a 500anni per avere livelli di radioattività "ragionevoli" nella zona di esclusione, cioè affinchè decada il grosso dei nuclidi tipo il cesio-137 o lo stronzio-90, ma poi quanta roba resterebbe cmq li ad alzare il fondo naturale per i prossimi 10 o 20000 anni ? io dico parecchia... troppa... e con quei tempi li non ci puoi ragionare
Il problema è che una volta fatto il danno è per sempre o quasi, devi chiudere l'area per centinaia di anni e per migliaia il livello di radiazioni sarà cmq alto. Consideriamo anche che il grosso del combustibile nucleare di Chernobyl è ancora sotto al reattore e non si è verificata una esplosione che ha mandato in briciole l'intero complesso, solo ha scoperchiato il tetto del reattore ed ha mandato per aria alcune (delle moltissime) tonnellate di materiale in forma di polveri sottili e fumi.
Non sono problemi gestibili quelli: se si verificasse un incidente analogo qualunque governo si troverebbe nella stessa situazione di emergenza, perchè quando hai 500R/h sul tetto della centrale la cosa si complica troppo, le persone che ci mandi muoiono come mosche e intanto ti devi preoccupare che se entra acqua nel reattore parte una mega reazione a catena capace di mandare per aria 100volte il volume di materiale espulso a Chernobyl.
Secondo me è un rischio troppo grande; in Italia crollano viadotti e strade e noi andiamo ad imbarcarci nel nucleare quando sappiamo che gli incidenti sono avvenuti ed avvengono in Francia (che ci vende la tecnologia), negli USA , in russia, in giappone e così via ?
Cioè se parlassimo di costruire le centrali nel bel mezzo di un deserto disabitato con migliaia di km tutt'attorno io sarei pure d'accordo, idem se parliamo di mettere un reattore nucleare o una pila atomica su un satellite, ma di farne una a ridosso di aree densamente popolate, in grado di contaminare l'Italia intera per decenni o secoli o più allora dico no e se andremo a votare voterò NO al nucleare.