nytro |
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| quoto tutto quello che avete scritto: non solo non abbiamo rilevatori nelle fabbriche/fonderie che trattano rottami o non sono adeguati alle esigenze (servono i portali per queste cose) ma nei porti anche e scommetto che dai vigili del fuoco pure ne sono sprovvisti di rivelatori sensibili e affidabili in tutte le sedi d'Italia il risultato ultimo della burocrazia nostrana poi chiude l'opera: arriva un container radioattivo e noi lo dobbiamo smaltire ? Io capisco le esigenze ad esempio di polizia-sicurezza ed intelligence in questi casi, visto che il materiale poteva essere stato acquistato per farci bombe sporche ma una volta appurato che si dovesse trattare di normali rifiuti medicali o altro dovremmo sigillare il container e mandarglielo indietro a spese loro cioè degli emiri che i soldi ce li hanno tra l'altro visto quanto paghiamo la benzina qua, oltre a chiedergli un risarcimento per il "trambusto" di forze dell'ordine e misure straordinarie ecc. e scuse ufficiali per aver imbarcato verso l'Italia rifiuti radioattivi come se fossimo l'ultima delle pattumiere del mondo. E' che abbiamo una enorme burocrazia che fa carte inutili, ma quando si tratta di alzare la voce a livello internazionale come fanno altri (Francia, Germania, ecc.) la politica italiana tace o è troppo accondiscendente su questioni molto delicate tra l'altro.
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