gita a Novazza

In effetti forse sarebbe stato meglio prendere qualcosa di più piccolo se proprio, comunque come ha giustamente detto dexad un campione così ti conviene riportarlo dove l'hai preso, per quanto riguarda gli atri due più piccoli puoi procedere alla resinatura per evitare le polveri, ma comunque la mia prassi e il mio consiglio è di non tenere nulla di attivo a parte campioni siggillati (i dischetti in plastica o le valvole radioattive) e a bassa attività

No certamente che non lo butto nel primo posto che capita.
Ritornerò certamente e posso riportarlo indietro. Però pensavo
di spezzarlo in campioncini più piccoli che poi potrei mettere in
sicurezza.
Ho notato che il minerale radioattivo non è uniforme nel sasso e
quindi potrei probabilmente avere dei campioni piccoli ma radioattivamente
interessanti. Per evitare polvere potrei spaccarlo in acqua che poi riverserei
in loco. Che ne dite?
M.

Eccolo qua!

Scusate è gigantesco! Se il moderatore riesce a ridurne la dimensione, grazie!



Edited by Francesco1303 - 3/9/2014, 20:28

Ho ridotto l'immagine, cliccandoci sopra ti porta all'immagine originale.

Ciao,
seguirò i vostri consigli. Devo ammettere che fino ad oggi ho conservato il campione senza metterlo
in un contenitore. Controllerò il livello di radiazioni nel locale, giusto per conoscere quante radiazioni
ho assorbito in questi tre mesi mentre mi recavo in garage per ritirare e posteggiare l'auto.
Poi rimisuro bene il sasso per capire bene le zone in cui si trova il minerale d'uranio cercando le famose
bande scure. Infine lo metto in un contenitore stagno.
Tornerò anche a Novazza con mascherina ma non penso di raccogliere altro materiale salvo non trovassi
un pezzo da oltre 100000 CPM che vorrei analizzare più attentamente. Per trovarlo però penso si dovrebbe
entrare in galleria il che non mi pare possibile.
M.

Ciao sono tornato a Novazza e ho trovato uno pezzo da 170.000 CPM inutile dire che non ho resistito e me lo sono portato a casa.
Spero di non rischiare troppo. Comunque ormai ho capito quale aspetto ha il minerale radioattivo e riesco a scegliere i pezzi interessanti
senza l'ausilio del geiger che uso solo per quantificare il livello di radioattività.

Non appena trovo il tempo fotografo i pezzi e ve li mostro.

Moly ammiro il tuo coraggio..... a tornare ripetutamente in quel posto per procurarti quei bei sassolini......piacerebbero anche a me...... ma non ce la faccio ad inoltrarmi in queste zone per procurarmeli...... ma soprattutto quello che mi spaventa di più e la detenzione.....
forse perchè a casa ho 3 bambini piccoli.....

Grazie!

Comunque il luogo non è a mio avviso pericoloso. Questa seconda volta ho controllato costantemente il fondo. A casa mia il fondo è sui 50 CPM. A Novazza è
quasi sempre sui 70, salvo nei punti più caldi dove raggiunge i 500 CPM quindi 10 volte che a casa mia. Ci sono restato 4 ore che equivalgono a 40 a casa.
Vicino alla miniera vi sono parecchie baite ho provato per curiosità a misurare la radioattività delle pietre con cui sono costruite: 160 CPM. Una è in vendita
se desiderate vivere in un bosco con miniera di uranio è quello che fa per voi. Io personalmente preferirei qualcosa di meno spartano e più distante dalla miniera.
In ogni caso sono luoghi affascinanti che un appassionato di radioattività non dovrebbe mancare. Ieri ho visitato anche le miniere di zinco e piombo della valle
Riso e ho accesso in miniera il geiger fondo basso sui 40CPM forse perché la montagna scherma.

Tornando a Novazza, qui portavo la mascherina e con le piogge degli ultimi giorni non c'era molta polvere.
Discorso diverso per i sassi a casa. Innanzitutto io non ho bimbi piccoli e me ne guardo dal tenere il minerale radioattivo in casa. Qualcuno potrebbe dire e allora
che te ne fai? Al momento lo studio. In futuro se non riesco a tagliarlo per metterlo in sicurezza e fare dei campioncini riporterò i sassi sul luogo.

Moly

Ciao,
volevo tagliarlo per ridurne le dimensioni prendendo solo la parte del minerale. Poi vorrei sigillarlo
in un contenitore come mi è stato consigliato da teslacoil. Avevo anche pensato di avvolgere il pezzo
in un foglio di carta stagnola prima di inserirlo nel contenitore.
Studiando attentamente con una lente da gemmologo i pezzi trovati ho compreso le caratteristiche
del minerale radioattivo, di un colore nero un po' particolare. Uno dei pezzi ha un bel "cubetto" di pechblenda
al suo interno sarebbe ottimo estrarlo.

OK, niente stagnola. La pietra è parecchio dura, accidenti!