CITAZIONE (balocchi @ 26/4/2013, 20:09)
Complimenti per il forum, molto completo e ricco di contenuti che mi hanno riportato alla mente i corsi di Geochimica e fisica terrestre dove abbiamo trattato un po' di Chimica Isotopica... ma non erano i miei argomenti preferiti e per queto che chiedo informazioni.
E' possibile avere una correlazione tra forze tettoniche ed emisioni radioattive???
Perchè credo che come avviene con il radon, anche eventuali anomalie della radiazione di fondo (emissioni alfa, beta, gamma senza distinguere eventuali elementi o isotopi, ma radiazione in generale) possa variare se si registrano delle aperture di faglie legate ad un aumento delle forze tettoniche (che apre le varie fratture).
Se così fosse quale strumento dovrei utilizzare per misurare le anomalie di Radioattività??? dove dovrei collocarlo??? E' possibile installare una stazione di monitoraggio contunuo (24h)??? I costi???
Grazie.
1) si esiste certamente una correlazione fra emissioni di radiazioni (di vario genere) e movimenti della crosta terrestre
2) la correlazione non è stata ancora indagata accuratamente a livello scientifico
3) stazioni di monitoraggio continuo si possono fare ed esistono già, spesso ospitate presso grossi centri di ricerca di fisica nucleare ecc. sia in occidente che in ex-urss e giappone
4) i costi di una cosa "fai da te" variano moltissimo a seconda di quello che devi fare
5) dove collocare le stazioni dipende sempre da cosa vuoi misurare, ovviamente sono da prediligersi collocazioni a breve distanza (al max decine di Km) da faglie note e che hanno generato in passato terremoti ed altri eventi geologici importanti
per capirci... ci sono più o meno due scuole di pensiero sull'argomento:
una si concentra sullo studio delle emissioni gassose in atmosfera come evento potenzialmente precursore sismico, ad es. il sistema di Giuliani col radon ecc. ecc. che in pratica si basa su una rete di sensori gamma che registrano in continuo (o meglio a intervalli periodici) la concentrazione di radon ambientale, cercando di evidenziare incrementi notevoli oltre certe soglie... sistema molto discusso e dibattuto anche dalla scienza c.d. ufficiale perchè alcuni sostengono che non è dimostrata la correlazione fra aumenti repentini del radon ed eventi sismici... es. ancora la famosa conferenza dell'Aquila in cui vari esperti rassicurarono la popolazione e poi il terremoto forte invece arrivò... e con esso, a distanza di tempo, anche conseguenze penali per chi partecipà alla commissione grandi rischi
un'altra scuola di pensiero cerca di indagare le emissioni "prompt" di alcuni tipi di particelle o fotoni... es. le emissioni/flash gamma terrestri o l'aumento del flusso di neutroni termici di origine naturale...
senza entrare troppo nel dettaglio si suppone che a causa di movimenti tettonici possano crearsi le condizioni per improvvisi flash gamma di origine terrestre (registrate da satelliti in orbita o da strumentazione terrestre in vicinanza dell'area interessata), o ancora che possa verificarsi un incremento notevole nel flusso di neutroni termici per lo stesso motivo...
esistono studi indipendenti a riguardo sia negli USA che in Russia ed altri paesi ed è emerso che spesso tali eventi coincidono con un aumento dell'attività sismica ed eventi importanti: purtroppo però NON SEMPRE ciò si verifica e quindi ancora non si capisce perchè in alcuni casi ci sono i flash gamma e l'aumento di neutroni ed in altri ciò non si verifica prima di eventi importanti
In pratica se vuoi rilevare il radon devi stimarne la concentrazione in un locale chiuso sotterraneo (es. un pozzo chiuso) e questo lo puoi fare in vari modi, sia economici che molto costosi , quindi un sensore economico può costarti 100 euro, mentre una insieme di scintillatori ed uno spettrometro gamma o mca molte migliaia di euro, anche più di 10.000 euro, di qui ti rendi conto di quanto variano i costi...
Se invece vuoi misurare i flash gamma non hai soluzioni realmente valide (non puoi certo mandare in orbita un satellite... ) che sono appannaggio di programmi di ricerca governativi; se invece vuoi misurare in continuo il flusso di neutroni ti servono tubi rivelatori di neutroni... ed il costo varia di conseguenza: tubi al boro-10 costano poche decine di euro ma sono poco sensibili, tubi a elio-3 sono molto più sensibili ed accurati ma costano nell'ordine delle migliaia di euro al pezzo...
Insomma, se vuoi fare le cose "fai da te" e spendendo poco avrai letture poco accurate e di poco valore, mentre se volessi seriamente indagare questo campo necessiteresti di almeno da 2 a 5 mila euro per ogni "stazione" che andresti a realizzare e 10 mila euro se vuoi gli spettrometri per il radon, più ovviamente l'occupazione del terreno eccetera = troppo costoso per il comune hobbysta.
Quello che penso io: questo settore di ricerca dovrebbe essere invece "finanziato" dallo stato, cioè il CNR dovrebbe costruire un 10.000 apparati con rilevatori multipli ed una bella interfaccia Internet e poi farseli ospitare in scuole, caserme, prefetture, comuni ecc. in tutta Italia, ma se facciamo conto che servono 10k euro per stazione e 10k stazioni sul territorio servirebbero forse 100 milioni di euro per fare le cose per bene e altri 10 all'anno, forse, per la manutenzione e l'esercizio.... tanti soldi, specie in periodo di crisi economica, però penso che se ne ricaverebbe qualcosa in quel caso, altrimenti sarebbero cmq soldi ben spesi perchè volti a prevenire eventi che costano ben più di 100 milioni di euro quando poi si verificano... e sappiamo che si verificano con una certa frequenza