CITAZIONE (miki_cap @ 12/8/2015, 18:05)
CITAZIONE (MaxGaspa @ 12/8/2015, 09:44)
Mi ha colpito che la NASA stia studiando la variabilità della sensibilità alla radiazione che pare sussistere tra diversi individui, una questione già emersa in questa discussione. A quanto pare l'effetto delle radiazioni non è uguale per tutti.
"...Individual’s susceptibility — researchers are still working to determine what makes one person more
susceptible to the effects of space radiation than nother person. This is an area of active investigation..."
Per pensare di avere qualche risultato da ricerche simili bisognerebbe averne un certo numero da sottoporre a metanalisi.
Ma ci si scontra con un problemino etico:
le radiazioni ionizzanti funzionano con un meccanismo probabilistico. Immagina di essere in un campo di battaglia dove i proiettili arrivino da tutte le direzioni. Per verificare se alcuni soldati siano più resistenti di altri alla battaglia, dovresti fare attraversare il campo da un cero numero di individui. Alcuni cadono a terra uccisi, altri attraversano indenni il campo. Alcuni sono feriti in parti diverse del corpo in modo più o meno grave.
Come fai a dedurre che i soldati che hanno attraversato indenni il campo siano più resistenti al campo di battaglia? Puoi farglielo attraversare di nuovo, e vedrai che quello resistente ora è colpito a morte, e via di seguito.
Insomma, impostare una ricerca senza esporre ripetutamente e deliberatamente individui a rischi potenzialmente letali, non è possibile. Ed i risultati potrebbero solo essere contraddittori.